“Il Tomoe è il simbolo grafico che rappresenta l’idea della triplicità dell’energia cosmica nella religione shintoista del Giappone: derivato chiaramente dallo Yin e Yang, mostra un terzo segno spiraliforme che rappresenta l’universo, inteso come tutte le manifestazioni che scaturiscono dai due principi polari primordiali. Compongono questa triplicità i principi In e Yo, corrispondenti ai taoisti Yin e Yang, e una terza componente “energetico-materiale”, chiamata in giapponese Musubi in cinese Yuan. Il Musubi-Yuan è paragonabile al Tao del Taoismo e nasce dall’interazione dei due principi primordiali e simboleggia la manifestazione dell’energia cosmica. Questa interazione eterna delle due forze primordiali è la natura dell’universo, il suo senso stesso.

 

TomoeCurioso notare come la Fisica più moderna sia giunta alle stesse conclusioni dello Shintoismo. Nella cosmologia moderna si sa che tutto l’universo è pervaso da un’energia primordiale, che alimenta e compone tutta la materia e tutte le sue manifestazioni: la Materia Oscura rappresenta una massa immane, costituente la maggior parte dell’universo, ma assolutamente invisibile e intoccabile. Per la cosmologia di origine Ainu confluita anticamente nello Shintoismo, la Materia Oscura è il Musubi: questa forza mistica intangibile è un’energia cosmica che origina ogni cosa materiale e causa l’evoluzione degli atomi e della materia attraverso un’eterna ciclicità.

Esso è il legame intimo che lega tutte le cose, l’elemento comune a tutto ciò che fa parte del cosmo. Esistono molte varianti del Tomoe perché è un simbolo che ha avuto nei secoli una grandissima diffusione in tutto l’Oriente; oltre a essere un emblema dello Shintoismo, il Tomoe è anche un simbolo buddhista e come tale lo si trova comunemente anche in India.

La versione più diffusa è quella con principi spiraliformi tripolari, detta Mitsu Tomoe; esiste anche una forma di Tomoe bipolare, che rappresenta solo i principi In e Yo, e quindi è una replica del Yin-Yang taoista.”